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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

Benvenuto Signor Diavolo

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Chi si dà pensiero per le sorti del cinema di genere italiano e la sua presunta morte per un po' può mettersi il cuore in pace, perché ci ha pensato un vivo e vegeto Pupi Avati a farsene carico con il suo quarantesimo lungometraggio cinematografico. A 80 anni (quasi 81!) il maestro dell'horror padano (e non solo...) firma un'opera intensa, affascinante e suggestiva, in cui fanno da sfondo luci, ombre e contraddizioni di quella Democrazia Cristiana che a lungo ha guidato le sorti dell'Italia, influenzandone non poco anche gli aspetti culturali. Prodotto dalla Duea Film con Rai Cinema e ambientato nella cattolicissima provincia veneta del 1952 (perfettamente ricostruita), il film segue le vicende dell'istruttoria sull'omicidio dell'adolescente Emilio Vestry Musi, guardato con sospetto da tutti e additato per alcune deformità fisiche, che la superstizione religiosa popolare identifica come segni demoniaci. La madre della vittima, appartenente a un'illu