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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Joker, specchio della società odierna

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Joaquin Phoenix è Joker. Joker è Joaquine Phoenix. In queste poche (banali) parole si può riassumere l'essenza di un film potente, necessario e bellissimo, che vede nell'interpretazione del suo attore protagonista un punto altissimo che di sicuro lascerà il segno nella storia del Cinema. Il modo mimetico in cui Phoenix è scivolato nella pelle di Arthur Fleck (alias Joker) ha dell'incredibile ed è frutto di una ricerca tanto psicologica quanto chiaramente istintiva, oltre che fisica (è dimagrito ben 26 kg seguendo una dieta rigidissima per calarsi nella parte, "concentrandosi sulla sottrazione", parole sue). Il risultato va ben oltre a quello già altissimo raggiunto dal compianto Heath Ledger con il suo Joker. Quello di Phoenix è un lavoro immenso, che ha dato vita a una maschera tragica e dolente, specchio dell'uomo contemporaneo, schiacciato, umiliato, vituperato, bullizzato dalla società malata in cui vive. In cui tutti noi viviamo, sempre più alienati e di

C'era una volta a... Hollywood

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  C'è poco da dire, signori: è un capolavoro. Ma tanto capolavoro. 161 minuti di puro godimento cinematografico, con un finale bomba che vi lascerà letteralmente senza fiato. Cinema allo stato puro nella sua massima espressione con Di Caprio/Brad Pitt in stato di grazia e una sceneggiatura che è la summa perfezionata di tutto il cinema di Tarantino venuto prima: travolgente, visionaria, eccessiva, ma allo stesso tempo asciutta e accurata. Duende. Da Oscar. Insomma, per dirla con le parole di Quentin: "È un fottuto capolavoro, cazzo! Correte a vederlo".