Consigli per gli acquisti: Sony PXW-X70

Solitamente per i miei film e per altri lavori audiovisivi utilizzo ancora una Canon 5D mark III, macchina tuttora versatile, potente, affidabile e ampiamente configurabile: attrezzata con tutte le componenti adeguate diventa una macchina da presa a tutti gli effetti, con i suoi pro e contro. Finora non mi posso lamentare della risposta di questa macchina, davvero eccellente, sebbene già da un po' sia uscito il modello aggiornato, ossia la Canon 5D mark IV, le cui caratteristiche non mi hanno però convinto a tal punto da sentire l'esigenza di un aggiornamento.
Di recente, per differenziare le tipologie produttive e venire incontro alle esigenze di altri progetti, ho deciso di acquistare una macchina più compatta e leggera, che mi permettesse una maggiore libertà di movimento e immediatezza di utilizzo anche in situazioni più veloci e meno strutturate, seppur con la necessità di una qualità professionale.
Dopo attenta analisi, la mia scelta è caduta su una Sony PXW-X70, una macchina piccolina, maneggevole, ma dotata di tutto ciò che si possa desiderare: fuoco automatico o manuale, controllo dei diaframmi e dell'otturatore, filtri ND incorporati, dual slot, controlli volume, etc. A ciò si aggiunga che i menù sono totalmente configurabili in qualsiasi aspetto, compresa la calibrazione colore e la possibilità di scegliere (o modificare) profili preimpostati o di crearne di propri. La macchina, oltre a vari codec e formati di registrazione (tra cui lo slow motion), supporta anche la registrazione a 4K a 24p e 25p,  acquistando un'apposita chiave di sblocco. È in realtà già uscito un modello aggiornato, che ne migliora alcune prestazioni, anche se di fatto la macchina resta la stessa, sensore compreso, un CMOS Exmor R da 1" (hanno semplicemente installato un processore più performante). La lente è una ZEISS Vario-Sonnar T da 29 mm molto buona.
La registrazione dell'audio attraverso il microfono integrato è più che accettabile e, come si diceva, configurabile con i controlli presenti sulla maniglia. Per le mie esigenze, però, ho preferito acquistare un microfono a condensatore esterno Sony ECM-MS2, davvero ottimo (è quello che si vede in foto).
La resa cromatica e d'immagine sono ampiamente soddisfacenti. Ho già realizzato vari lavori in questi mesi e non posso che ritenermi soddisfatto. Se proprio vogliamo trovarle un difetto, si può rilevare che il sensore non è particolarmente luminoso e l'apertura massima della lente a f 2.8 non aiuta, rendendo necessaria una discreta quantità di luce quando si gira in interni, sebbene la gestione del guadagno da parte della macchina sia buona e si traduca in una grana comunque non fastidiosa e piacevole all'occhio anche a gain più alti. Da notare anche l'ottimo, ampio e funzionale schermo LCD apribile, orientabile e dotato di funzionalità touchscreen. Per le caratteristiche complete, vi consiglio di visitare direttamente il sito di Sony.
I materiali costruttivi sono eccellenti, come del resto ci si aspetta da una macchina Sony di fascia professionale. Quando la si tiene in mano la sensazione è di leggerezza e compattezza, ma anche di robustezza. Una volta presa confidenza con i vari comandi e controlli, si riesce a lavorare velocemente e con un grande senso di libertà. Non posso che consigliarne l'acquisto a quei filmmaker che avessero esigenze come le mie: la qualità è più che sufficiente per realizzare cortometraggi, videoclip e promo professionali, tenendo però presenti le limitazioni sopra evidenziate, per ovviare le quali bisogna padroneggiare la macchina e supportarla con le dovute attrezzature. Qui di seguito un video di test che ho realizzato, direttamente dal mio canale YouTube. Le immagini che vedete sono esattamente così come girate, senza alcun intervento in post.



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