Giusto in tempo...!

Cosa c'è di meglio in un giorno come questo, a cavallo tra un anno e l'altro, che guardare un film in cui si parli di viaggi nel tempo? Mi riferisco a Back in Time di Jason Aron, documentario dedicato alla trilogia di Ritorno al futuro uscito nel 2015, a 30 anni esatti dal primo capitolo della saga di Robert Zemeckis.
Il film è ricco di aneddoti sulla realizzazione della trilogia e corredato da interviste al regista, al co-sceneggiatore Bob Gale, al cast e ad altri collaboratori che hanno preso parte alla lavorazione dei tre episodi. Fa un certo che ritrovare Michael J. Fox provato (ma non piegato) dal morbo di Parkinson, sebbene sempre brillante e simpatico. Non manca una cospicua parte dedicata a un'altra protagonista della saga, ossia la meravigliosa DeLorean DMC-12, divenuta negli anni vero e proprio oggetto di culto. Chi non desidererebbe possederne una...?
Buono spazio nel documentario è lasciato anche al mondo dei fan e all'eredità che Ritorno al Futuro ha lasciato dietro di sé con interessanti progetti collaterali, tra cui un minigolf a tema, raccolte di fondi per beneficenza e il tentativo di costruire un hoverboard realmente funzionante.
Se è vero che il secondo e il terzo film non sono un granché (personalmente non mi hanno mai convinto, sebbene il secondo vada forse rivalutato), il primo è entrato di diritto nella storia della Settima Arte, perlomeno di matrice hollywoodiana, tanto che la sceneggiatura viene ormai presa come esempio perfetto nelle scuole di Cinema per sviscerare i vari aspetti della scrittura cinematografica. Io stesso in Accademia ne ho analizzato e studiato approfonditamente la struttura, poiché Ritorno al futuro, insieme ad altri classici, è annoverato anche dai manuali di Cinema tra i film perfetti per illustrare il cosiddetto "metodo americano".
Il documentario, oltre che rappresentare un must per ogni fan della trilogia, è davvero interessante e piacevole, anche se in alcuni punti la narrazione risulta forse un po' confusa e frammentaria, con passaggi non molto chiari. Disponibile sia in DVD che in Blu-ray, in questo secondo formato restituisce un'immagine decisamente brillante, sebbene abbia notato rallentamenti e scatti in certi punti (molto pochi, a dire il vero). Al di là di questo, lo consiglio a chi, come me, ama questo film e voglia passare un'ora e mezza ad approfondirne aspetti e tematiche. Molto bella la parte finale con la riflessione sul messaggio di cui il film, tra le righe, si fa portatore. Buon 2018 a tutti!



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