Jean-Claude Van Johnson

Disponibile su Amazon Prime Video per tutti gli utenti iscritti al servizio, Jean-Claude Van Johnson è un'interessante e curiosa serie con protagonista una (passata) leggenda del cinema action, Jean-Claude Van Damme, nato Jean-Claude Camille François Van Varenberg e noto anche come "mussels from Brussels" ("i muscoli di Bruxelles"). Tutti quelli della mia generazione se lo ricordano sicuramente bene e io stesso non nascondo di aver apprezzato i suoi film quando ero ragazzino.
Anticipata mesi prima da un simpatico teaser, che altro non ha fatto che aumentare l'hype per il ritorno sulle scene dell'attore belga, da tempo lontano dai riflettori, i sei episodi della durata di circa 30' l'uno che costituiscono la prima stagione della serie confermano le aspettative: azione, comicità, riflessione e alcuni elementi autobiografici. Nella storia Van Damme interpreta più o meno se stesso, sebbene in forma ovviamente romanzata: la sua carriera artistica, infatti, sarebbe sempre in realtà stata una copertura per la sua vera attività, ossia quella di agente segreto. Il volto decisamente scavato e invecchiato porta tutti i segni del tempo e di una vita di eccessi (alcool e droga, per lo più) con conseguenti pentimenti e ravvedimenti postumi, come raccontato nell'ottimo JCVD - Nessuna giustizia di Mabrouk El Mechri del 2008. Impossibile dimenticare il toccante monologo in cui in quel film Van Damme apre tutto se stesso allo spettatore, guardando dritto in macchina e ottenendo la sua migliore prova d'attore di sempre, forse proprio perché scaturita dal vissuto personale.
Se non per le doti attoriali, che seppur sottovalutate certo non sono mai state il suo punto di forza, Van Damme in questa serie colpisce per il coraggio e l'intelligenza con cui demolisce il proprio mito e il proprio personaggio, spesso con sagace autoironia, come quando si definisce "il miglior attore di tutti i tempi". Gli episodi sono poi pieni zeppi di citazioni dai film dello stesso Van Damme e non solo, frecciatine sarcastiche verso i propri colleghi e chiare venature autobiografiche, restituendoci un'immagine più umana di Van Damme, che mette tutto se stesso (e si vede) in questo progetto. L'azione c'è, ovviamente, e il nostro è in perfetta forma fisica e atletica, ma il tutto è dosato sapientemente con il contagocce, aspetto che è sicuramente da apprezzare poiché evita la caduta nel revisionismo vintage e démodé. Non manca poi la sottotrama d'amore, che ha come protagonista la brava, bella e affascinante Kat Foster, la cui presenza nel fotogramma è sempre graditissima. Il tutto confezionato con una comicità sopra le righe e a tratti surreale, sempre in grado però di farsi apprezzare e mai fastidiosa. Interessanti anche i momenti meta-cinematografici, che vedono impegnato l'attore sul set e ridicolizzano il cinema action e le sue star, dando un ritratto tutt'altro che lusinghiero dell'ambiente.
Un'operazione davvero particolare, interessante, piacevole e fresca, la cui visione è sicuramente consigliata sia ai fan del cinema di genere e del redivivo divo che a tutti gli altri. L'ultimo episodio lascia chiaramente aperta la porta a un'eventuale seconda stagione. Lo stesso Van Damme ha definito la serie come la migliore cosa che abbia mai realizzato insieme al già citato JCVD - Nessuna giustizia. Produzione Amazon Studios con produzione esecutiva affidata niente po' po' di meno che a Ridley Scott. Merita sicuramente la visione.




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