Apollo 11: andata e ritorno dalla Luna

Programmato come evento speciale nelle sale italiane solo il 9, 10 e 11 settembre nel circuito Nexo Digital con il supporto di Radio Deejay, Mymovies.it e Discovery Channel, Apollo 11 è un vero piacere per gli occhi, per la mente e per il cuore, un'opera in grado di coinvolgere, stupire e affascinare, tanto che "The Guardian" lo ha definito "uno dei più straordinari film sullo spazio mai realizzati".
Diretto e montato da Todd Douglas Miller a partire da straordinari materiali d'archivio in 70 mm originali dell'epoca, il film, che teoricamente dovrebbe rientrare nella categoria del documentario, si svolge e sviluppa come un vero e proprio film di fiction, risucchiando gli spettatori indietro di 50 anni: si ha infatti la sensazione di trovarsi improvvisamente catapultati negli Stati Uniti del 1969, vivendo la tensione che precede i preparativi per il decollo, il conto alla rovescia, l'impressionante potenza sviluppata dall'accensione dei motori del Saturn V l'ansia per l'allunaggio e la preoccupazione per il rientro dell'equipaggio sulla Terra.
Ci si ritrova con il fiato sospeso nel vedere la navicella spaziale che trasporta Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins avvicinarsi sempre di più alla superficie lunare. Ci si ritrova letteralmente immersi in quell'epoca a vivere in diretta tutta l'epopea di quei coraggiosi pionieri e del numeroso staff che operava a Houston, al punto dapercepirli allo stesso tempo sia come personaggi di un film che come persone reali, grazie anche alla quasi totale assenza di un voice over narrante (tranne in qualche rarissimo e assai breve momento). I veri protagonisti risultano così essere gli astronauti, gli ingegneri, i tecnici, tutti gli uomini e le donne che sono stati gli attori di una storia che ha cambiato per sempre la Storia. Ci si emoziona insieme ad Armstrong mentre pronuncia la celebre frase nel toccare il suolo lunare ("un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l'umanità"), come se la si sentisse per la prima volta. Quanta verità in quelle poche parole: una nuova era di esplorazioni si aprì in quel preciso istante per il genere umano, la cui storia è sempre stata legata a esplorazioni, migrazioni e scoperte, sentimenti derivanti da un'innata curiosità facente parte del nostro genoma.
Il risultato così elevato raggiunto dal film è da attribuire sicuramente all'utilizzo delle bellissime immagini inedite girate sia dagli operatori sulla Terra sia dagli astronauti stessi in orbita attorno al nostro satellite e sulla Luna stessa.
Documenti di valore storico e culturale inestimabile, capaci di fugare una volta per tutte i dubbi di chi, seguendo le teorie complottiste più disparate, ancora non crede che questo viaggio sia mai avvenuto. Il merito però è indubbiamente anche di un montaggio perfetto, privo di sbavature, sensibile e dal ritmo ben calibrato, giustamente premiato con il Premio Speciale della Giuria per il Montaggio all'ultimo Sundance Film Festival.
Si decolla, si vola e fluttua nello spazio, si mette piede sulla Luna e si fa ritorno sulla Terra insieme ad Armstrong, Aldrin e Collins, osservando a bocca aperta le immagini che ci scorrono davanti agli occhi con lo stupore di un bambino, quasi increduli che 50 anni fa siamo riusciti in un'impresa che sembra immane tuttora. Dopo aver visto questo film non guarderete più la Luna allo stesso modo. Peccato che sia rimasto al cinema così poco. Imperdibile, recuperatelo.


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